Ancora una ferita che giunge dritto al cuore, ancora una storia di insensata violenza, troppa… “Un ragazzo nella scuola accoltella un suo compagno di classe, Antonio”
https://napoli.repubblica.it/cronaca/2023/09/20/news/15_ferito_a_scuola-415154449/
E subito giunge quella notizia, quella notizia che ti blocca, che ti lascia in silenzio, incredulo, e ancora una volta ti sconvolge. Antonio lo conosci, e lo conoscono in tanti. Antonio, quel giovanissimo che da piccolo hai visto crescere in parrocchia, che vedi partecipare gioioso ai campi estivi, che incontri in ogni occasione diocesana di festa insieme alla sua meravigliosa famiglia. “Antonio sta bene” e il cuore si risolleva, si riempie di gioia sì…ma la coscienza si indigna… e la speranza non si rassegna…
Perché è intollerabile questa violenza in salita tra gli adolescenti.
Perché ancora una volta la violenza irrompe nelle nostre vite in un luogo dove i bambini e i ragazzi dovrebbero sentirsi al sicuro…la scuola.
Perché questi episodi di violenza aggrediscono non solo il fisico ma anche la mente e soprattutto il cuore di ciascuno.
Perché questi episodi devono interrogarci per aiutarci a capire su come poter agire… perché da Cristiani abbiamo l’obbligo di reagire!
Perché la testimonianza del bene deve prevalere sul male.
Perché non possiamo che condannare episodi del genere consapevoli che dobbiamo continuare ancora di più nel nostro servizio educativo… perché i giovani, tutti i giovani non vanno lasciati soli ma accompagnati ed educati ad amare la vita!
Il pensiero va ai tanti Antonio che hanno vissuto questi episodi, per strada, nelle scuole, in famiglia.
Il cuore è con le famiglie, come quella di Antonio, a cui va la nostra vicinanza. A Francesco e Maria, impegnati da sempre nel servizio educativo in Azione Cattolica, e che erano con noi al weekend responsabili, in cui ci siamo interrogati proprio sul contributo che come associazione, alla luce delle sfide di questo tempo, siamo chiamati a dare alla società in campo educativo, va il nostro abbraccio più grande.
Nonostante la tristezza nel cuore siamo convinti che dobbiamo farci forza e fare di più! Non da soli ma insieme agli altri, insieme alle istituzioni, alle associazioni, insieme come Chiesa diocesana tutta.
Ancora una volta la violenza è la protagonista della nostra città ma non vincerà mai sul nostro desiderio di essere di costruttori di bene possibile! Continuiamo a camminare insieme per suscitare un sussulto delle coscienze affinché nelle vite di ognuno non manchi mai l’Amore!
Mentre risuona ancora forte l’appello del nostro Arcivescovo ai funerali di Giògiò: 𝘈𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘪𝘭 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘥𝘪𝘴𝘢𝘳𝘮𝘢𝘳𝘦 𝘕𝘢𝘱𝘰𝘭𝘪, 𝘦𝘥𝘶𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘕𝘢𝘱𝘰𝘭𝘪, 𝘢𝘮𝘢𝘳𝘦 𝘕𝘢𝘱𝘰𝘭𝘪! Come Associazione, impegnata da sempre nell’educazione, nella formazione di piccoli, giovani e adulti, sentiamo forte il dovere di lanciare un nuovo grido di speranza: 𝘈𝘨𝘪𝘢𝘮𝘰… 𝘱𝘳𝘦𝘨𝘩𝘪𝘢𝘮𝘰… 𝘳𝘦𝘢𝘨𝘪𝘢𝘮𝘰!